Il Teatro Biondo, sorto nell’ottobre 1903, rappresenta l’ultima espressione architettonica del teatro ottocentesco manifestatasi a Palermo,

a conclusione di una formidabile espansione urbana che aveva avuto le sue tappe più significative nella realizzazione del Teatro Politeama “Garibaldi”, opera di Giuseppe Damiani Almeyda tra il 1864 e il 1892, e del Teatro Massimo “Vittorio Emanuele”, iniziato da Giovan Battista Filippo Basile nel 1875 e concluso dal figlio Ernesto nel 1897.
Tra la fine ’800 e primi ’900, la città vive un momento di particolare splendore grazie ad una borghesia imprenditoriale illuminata, capeggiata dalla famiglia Florio, e da una classe di intellettuali di prim’ordine, dove spicca l’architetto Ernesto Basile, fra i principali esponenti del movimento liberty in Europa.

Il Teatro Biondo Stabile di Palermo è un'Associazione i cui membri sono la Regione Sicilia, il Comune di Palermo e la Fondazione Andrea Biondo. Per la sua attività di produzione e ospitalità di spettacoli di prosa, musica e danza, il Biondo si avvale della Sala Grande e della Sala Strehler (Ridotto del Teatro Biondo) in via Roma.